LA PASTA FATTA IN CASA: 

Dice che domenica fa le cordelle... dice!

Non le fa da tanti anni, eppure continuano a chiedercele, e che siano memorabili nessuno lo mette in dubbio. Golose e ignoranti, grossolane come solo i migliori piatti della tradizione appenninica sanno essere. Una delle robe più buone che mamma abbia mai cucinato. E già in tempi non sospetti, dal 2016 mi pare di poter ricostruire, si contavano parecchie versioni vegane: ai funghi porcini, all'arrabbiata, al pesto di broccolo romanesco (che inopinatamente, riscrivendo le regole della nutrizione, in un vecchissimo post avevamo definito "light"). Vabbè, ancorché tutt'altro che dietetiche, solo a parlarne si mette inesorabilmente in funzione la ghiandola salivare, ma finché Paola non trova un aiuto in cucina, mettersi ad impastare è una velleità insostenibile. Formato semplicissimo - vero! - a rigore si tratterebbe solo di acqua e farina, ma quanto lavoro per girarle rigorosamente a mano, una dopo l'altra. Insomma, di questa riluttanza non glie ne faremo certo una colpa visto il ben di dio che già ci prepara ogni giorno. Però che tristezza, dai! Ogni tanto un'eccezione si può fare, no?!

E, dunque, domenica 11 febbraio a pranzo la sala è tutta per gli amici di Tondo Rosso, con la seconda lezione del corso di cucina giapponese, a cui vi invitiamo a prendere parte visto che c'è ancora qualche posto disponibile. Così Paola avrà meno lavoro da svolgere e si è messa in testa di far provare le sue cordelle a chef Maki Fukuoka. Visto che è stagione di brassicacae, confida di rimediare un ottimo broccolo romanesco e rispolverare la famigerata versione "light". L'abbiamo pregata di farne qualche porzione in più (POCHISSIME porzioni in più), solo per chi avrà la pazienza di venirci a trovare TASSATIVAMENTE dopo le 14 - ricordate che di norma facciamo orario continuato fino all'una di notte. Ora, se sto ben di Dio dovessimo impazzirci e tenerlo a menù, giocoforza non potrebbe mai scendere sotto le 12 euro, ma stavolta vogliamo premiare l'amore la fedeltà e la dedizione degli amici più affezionati, o la fiducia di chi non le ha mai assaggiate e intende farlo, ma soprattutto in ambedue i casi la pazienza di chi saprà aspettare fino a quell'ora - perciò le diamo su a 9 euro, il prezzo di un rigatone cacio e pepe... Oh! Mi manca solo il fiatone di Roberto da Crema, detto "Baffo"!

Vi consigliamo perciò (1) di starvi digiuni fino alle 14 e venire a provarle; (2) di fare un colpo di telefono, perché ne impasta poche porzioni e, anche laddove ne uscissero più del previsto, possiamo già da ora garantirvi che NON ne avanzano.